Dopo l’entusiastica
partecipazione alla cerimonia inaugurale, coincisa con la ricorrenza del 20 luglio,
per il Castello di Milazzo è tempo di programmazione futura, anche se in questa
estate saranno tantissimi grazie al lavoro della Compagnia del Castello e dei
volontari, le iniziative che saranno realizzate. Del resto è notorio che
attorno a questo monumento, uno dei complessi fortificati più grandi d’Europa, ruotano
tutte le prospettive di rilancio in chiave turistica.
Ne è convinto anche l’assessore al Turismo, Dario Russo, a cui il sindaco Carmelo Pino, prima in qualità di esperto, poi con la nomina ad assessore, aveva affidato il compito di elaborare un modello di sviluppo per il Castello. E’ stato l’inizio di un percorso partecipato, con il contributo di tanti volontari che si sono spesi per la causa dell’antica fortezza, molti dei quali confluiti nell’associazione “La Compagnia del Castello”, nata proprio allo scopo di sviluppare un piano di valorizzazione della cittadella fortificata, come fulcro di una più ampia promozione del territorio.
Ne è convinto anche l’assessore al Turismo, Dario Russo, a cui il sindaco Carmelo Pino, prima in qualità di esperto, poi con la nomina ad assessore, aveva affidato il compito di elaborare un modello di sviluppo per il Castello. E’ stato l’inizio di un percorso partecipato, con il contributo di tanti volontari che si sono spesi per la causa dell’antica fortezza, molti dei quali confluiti nell’associazione “La Compagnia del Castello”, nata proprio allo scopo di sviluppare un piano di valorizzazione della cittadella fortificata, come fulcro di una più ampia promozione del territorio.
“Aprire il Castello in tutta la sua estensione è stato
un obiettivo che questa Amministrazione si è posta perché consapevole del fatto
che solo attraverso la sua completa fruibilità, la cittadella fortificata, nel
lungo periodo, può espletare le sue potenzialità – afferma l’assessore Russo –
. Nonostante i tempi andati oltre le mie previsioni, ce l’abbiamo fatta. Oltre
a problemi di carattere burocratico, c’è stata la necessità di ponderare bene
gli interventi da fare, in modo tale che fossero il meno possibile invasivi, ma
al tempo stesso qualificanti. Purtroppo all’origine, i lavori di restauro sono
stati pensati senza una visione del futuro di questo Castello. Oggi, invece,
sappiamo cosa fare. Ma siamo altrettanti consapevoli che non può essere il
Comune a gestire una struttura così complessa. L’Ente comunale a mio avviso,
deve tracciare delle linee guida con criteri pubblicistici e quindi affidare la
gestione a privati che investano capitali”.
Il Piano di valorizzazione del bene, validato dall’ok
della Soprintendenza ai beni culturale, è stato pensato per far rivivere la cittadella fortificata attraverso varie
attività che richiamino il maggior numero di visitatori. Un modello progettuale partecipato
che prevede un quartiere artigianale, 2 bar, 1 ristorante, 5 musei, mostre
permanenti e botteghe delle eccellenze siciliane.
Per quanto riguarda i servizi relativi al “beverage & food”, la gestione
potrebbe essere affidata ai locali del Borgo che fanno parte del Centro
Commerciale Naturale. A breve, non appena sarà materialmente siglato il
contratto di affidamento in concessione del Castello al Comune, sarà installato
un tornello per i ticket d’ingresso. L’idea è quella di istituire una card a
pagamento, che consentirà l’accesso per un anno intero. Soluzione pensata
principalmente per i milazzesi, che pagheranno, alla prima visita, un ticket
d’ingresso, valido però per 365 giorni. Un modo per creare una cittadinanza
fidelizzata e stimolata a visitare con frequenza la cittadella fortificata, che
maturi un senso di identità con il più importante patrimonio storico di
Milazzo. Per i turisti ed i visitatori occasionali, invece, la card avrà valore
di un biglietto d’ingresso, fermo restando la possibilità di poter accedere
nuovamente al Castello, ad ogni ritorno in città nell’arco dell’anno”.

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